Alle 15.00 del Giovedì Santo partono i primi “Perdoni”, a piedi scalzi, spalla a spalla, uomini incappucciati che rinnovano un rito antico di oltre 500 anni. Percorrono le vie del Borgo di Taranto lentamente, con il tipico passo dondolante, la “nazzicata”, facendo da preludio alla processione dell’Addolorata che partirà a mezzanotte in punto, dalla chiesa di S. Domenico, nel cuore del borgo antico. Sempre nella serata del Giovedì santo, in mattinata, l’Arcivesvovo Metropolita mons. Filippo Santoro ha presieduto la S. Messa del Crisma al cospetto dei sacerdoti di tutta la diocesi. Al termine dell’omelia, nel memoriale dell’ultima cena durante la quale Gesù Cristo istituì il Sacramento dell’Eucarestia e, di fatto, quello dell’Ordinazione sacerdotale, i presbiteri hanno rinnovato le promesse fatte nel giorno della loro ordinazione. Sempre in questa messa il Vescovo ha consacrato l’olio santo che servirà durante tutto l’anno liturgico a impartire i Sacramenti del Battesimo, della Cresima e dell’Unzione degli Infermi. In serata Messa in Cena Domini, con il rito della lavanda dei piedi in memoria del gesto compiuto dallo stesso Cristo verso i suoi Apostoli, segno di servizio verso i propri fedele. Subito dopo l’apertura delle chiese cittadine con gli altari della “reposizione” che saranno oggetto di pellegrinaggio da parte dei fedeli in quello che viene impropriamente definito nella tradizione come il rito dei “Sepolcri”.

Il Venerdì Santo parte invece dalla chiesa del Carmine, la suggestiva processione dei Misteri, rito che risale al 1600, periodo della dominazione spagnola, che uniscono la fede, alla tradizione e al folklore, suscitando a volte aspre polemiche legate alle aste che vengono battute per portare a spalla i simulacri della Passione, antiche statue e gruppi lignei di pregevole valore artistico. Per tutta la notte, fino all’alba del sabato, la processione si snoda per le vie del borgo, sulle note delle bande che intonano marce funebri e pezzi musicali di grande impatto emotivo, oltre che artistico, attirando migliaia di fedeli ma anche di curiosi e di turisti che affollano le vie del capoluogo jonico.

Quest’anno il rito si sposa con la tecnologia, attraverso una nuova app per smartphone che consentirà di seguire la processione dei Misteri. L’applicazione è stata presentata dall’Arciconfraternita del Carmine ed è pensata per favorire una migliore partecipazione durante i riti della Settimana santa. L’app consentirà, infatti, di avere notizie utili sulla tradizionale processione – quella degli incappucciati e a piedi scalzi – con l’intento di agevolare raccoglimento e preghiera. L’app consentirà, infatti, di partecipare alla processione e di localizzare esattamente la posizione delle varie statue, ma allo stesso tempo di acquisire ulteriori informazioni sui Misteri, sulla loro storia, sui vari simboli e, più in generale, su tutti gli eventi proposti dalla confraternita. “Si tratta di un’app – è stato spiegato dall’Arciconfraternita – che può essere scaricata gratuitamente su smartphone con tecnologia Android o Apple. La Confraternita del Carmine l’ha commissionata alla Play Smart, società che l’ha denominata ‘Decor Carmeli Taranto’. Vogliamo in questa maniera invitare tutti al raccoglimento e alla preghiera, contribuendo a creare la giusta attenzione durante i riti della Settimana Santa”.

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