E’ il primo italiano, nella classifica di models.com, tra i 25 ragazzi più sexy del pianeta vicino a David Gandy, Sean O’Pry e Adam Senn, ha origini pugliesi e una carriera da record

Un inizio carriera che sa di favola… Chi sarebbe oggi Fabio Mancini senza quello scouting on the road?
“Sarebbe lo stesso Fabio di adesso: semplice, amante dello sport, di una corsa al parco, della cucina ma soprattutto amante di quelle poche persone che lo circondano nella vita. Forse un pò meno fortunato di adesso ma pur sempre felice delle piccole cose, quelle che apprezzo di più ora, come una cena con amici o la visione di un film a casa rilassato”.

Consiglia, a chi non avrà la fortuna di essere scoutato come te, il percorso da seguire per arrivare al top.
“A 28 anni non mi sento cosi “grande” da poter dare un consiglio ma ci vuole pazienza, tanta pazienza! Ognuno fa il suo percorso e ha una storia diversa, c’è chi inizia a 18 anni e chi a 22-23 come ho fatto io, c’è chi brucia le tappe prima e chi no. La pazienza e la determinazione sono il mio punto di forza, se vogliamo chiamarlo “segreto”. Le persone che incontri non sempre sono quelle giuste e le promesse, a volte, non sono quelle che ti vengono dette ma la determinazione e la costanza, in quello che credi, ti premia prima o poi. Io nel mio cammino ho avuto la fortuna di trovare persone serie, che hanno davvero creduto in me, ma anche tante che mi hanno messo i bastoni fra le ruote… Grandi amici che, alla fine, ti voltano le spalle. La moda è come la vita reale, anche se la gente pensa che sia tutto diverso”.

Re Giorgio ti ha scelto, come testimonial della sua Maison, per la settima campagna consecutiva in quattro anni. Un record, parliamone…
“E’ la domanda a cui rispondo di più, in quest’ ultimo periodo, ma vi assicuro che non c’è nulla di così speciale per me. Ho avuto solo tanta fortuna, determinazione e pazienza. Sono un semplice ragazzo che faceva il commesso in un negozio di abbigliamento in centro, guadagnava 800 euro al mese e, per arrotondare qual cosina, lavorava anche di sera. Sono stato trovato, per puro caso, per strada e catapultato dall’oggi al domani a calcare le passerelle della moda internazionale sfilando per Giorgio Armani. Per voi questa non è fortuna? Si, lo è. Poi sono d’accordo che farne sette di campagne pubblicitarie è pur sempre un record, sia per un modello italiano che internazionale. Penso solo che un altro al mio posto, forse, si sarebbe stufato presto. La concorrenza è tantissima e devi confrontarti, tutti i giorni, con gli uomini più belli del mondo”.

Hai sfilato anche per Dolce & Gabbana, Dirk Bikkembergs , Vivienne Westwood e altri brand della moda mondiale. Qual è lo stile che più si avvicina al tuo?
“Il mio è molto particolare, mia mamma è di origine indiana e amo lo stile etnico e tutte le sue forme. Cerco di non copiare nessuno, di non prendere spunto dai vari blogger (per me inutili) ma di approfondire persino la storia di un capo che mi piace, cercando di acculturarmi. Vestendomi, a modo mio, porto avanti uno stile che è un mix fra etnico e elegante. Non è facile e soprattutto qui in Italia non vieni capito. Provate ad immaginare come potrebbe essere interessante vedere un abito elegante di Giorgio Armani abbinato ad un pantalone etnico largo”.

Fabio oltre ad una bellezza scultorea da far invidia ai Bronzi di Riace, che cosa c’è?
“C’è un uomo che ha sofferto molto. Ho dovuto prendere la mia vita in pugno fin da piccolo, ed è stato difficile. Ad un certo punto son cresciuto giovanissimo, con mio fratello più piccolo, senza genitori e, per un periodo, non riuscivo ad arrivare a fine mese; avevo difficoltà anche a fare la spesa e non mi potevo permettere nulla. Ma si cresce e, come credo, nella vita il karma torna indietro. Se sono arrivato fino a qui è perché avevo in un qualche modo “fame”. Fame di rivincita. Mi ero promesso che un giorno mi sarei ripreso le mie rivincite e che, senza mai scendere a compromessi, avrei dimostrato quello che avevo dentro. Questa per me è una rivincita. Non è una vittoria ma una rivincita”.

Adone si nasce ma per restare in forma hai delle regole d’oro che segui quotidianamente?
“Molti pensano che mi distrugga in palestra o chissà quale dieta drastica faccia, ma la gente che mi vive e mi conosce sa che così non è. Amo lo sport ma non rinuncio ad una bella pizza in compagnia!
Abito in centro a Milano, ho la fortuna di avere Parco Sempione vicino e amo andarci a correre . Amo anche la piscina, lo sport in generale e tutto ciò che è movimento. Per quanto riguarda l’ alimentazione ho frequentato, un paio di anni, la Facoltà dell’Università di Scienze motorie a Torino e ho sempre fatto sport a livello agonistico quindi esperti mi hanno indicato l’alimentazione più corretta da seguire”.

Nato in Germania, nel tuo corpo scorre del sangue pugliese. Pur vivendo da cosmopolita ci sono dei valori, tipicamente made in Sud, che ti appartengono?
“Mio padre è di origine pugliese, esattamente di Castellaneta, un paese dove vivono uno zio e un nonno che amo, oltre a diversi parenti! La gente lì è fantastica , mi ha sempre trattato benissimo fin da quando ero bambino e trascorrevo un mese e mezzo, ogni anno, per poi dirigermi fra Costiera Amalfitana e Acerno, un altro bellissimo posto del sud a cui sono particolarmente legato. Posti unici, dove il cibo è meraviglioso ma soprattutto c’è gente che ama veramente con il cuore, con l’anima come pochi al mondo riescono a fare. In questo mi sento meridionale”.

Alle migliaia di followers che ti seguono sui social, è risaputo che credi nel karma.
Se è vero che la felicità e la fortuna sono nelle tue mani, cos’hai in serbo per il futuro personale e professionale?
“Si, lo sanno soprattutto le mie fan a cui rispondo quotidianamente sia su instagram (@fabiomancini) che sulla pagina facebook (https://www.facebook.com/fabiomanciniofficial/). Sono presente perchè voglio trasmettere un messaggio! Non siamo supereroi, né salviamo vite. Siamo solo privilegiati e penso che sia la cosa più bella quella di far capire alla gente che siamo persone normalissime, anche se lavoriamo ad altissimi livelli. Rispondendo alla tua domanda, nel mio futuro professionale ci sarà ancora la moda. Non mi vedo in televisione, per il momento. Ho tantissime richieste, soprattutto per fiction o reality tipo il “Grande Fratello”, ma non ho mai pensato di farne uno perché sono felicissimo così. Nella vita personale, invece, vorrei una famiglia. Una donna che mi ama per quello che sono dentro e non solo per quello che faccio. Un giorno non vorrei far mancare ai miei figli quello che è sempre mancato a me, una figura importante. Sarò il loro punto di riferimento e li darò, con tutto me stesso, quello di cui hanno bisogno. In attesa che questo si avveri vi ringrazio per quest’intervista e mando un grande saluto a tutti i lettori”.

In foto
model: FABIO MANCINI
ph: JOSEPH CARDO for @ VICTOR COOL
stylist: VINCENZO QUINTO
grooming: HENZO LORUSSO
agenzia: DMANAGEMENT GROUP MILANO

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