Quest’estate alla Rotonda Beat di Martina Franca è stata presentata la silloge di Cinzia Castellana “Fino all’ultimo respiro” (Santoro Editore). A distanza di mesi, torniamo ad occuparci di questo prezioso scrigno di poesie.
“La poesia di Cinzia Castellana – spiega il giornalista Matteo Gentile- è il racconto di un’anima sognatrice che dialoga con il lettore attraverso emozioni e sensazioni che prendono vita dal mondo. L’uso delicato ed evocativo della metafora dà corpo ai sentimenti facendoli vivere attraverso gli elementi naturali e le opere dell’ingegno umano. C’è il gusto delle tradizioni che insieme con l’amore per la propria terra si tuffa nel passato e si proietta nel futuro, cercando nel presente quella scintilla vitale che guarda agli avvenimenti con occhi attenti e capaci di cogliere l’essenza delle cose. Le parole rotolano, scivolano e si inerpicano tra versi e costrutti semplici ma allo stesso tempo ricchi di spunti d’immaginazione. Il lettore viene invitato dell’autrice a entrare nel suo mondo e a condividerlo con le proprie sensazioni. Per scrivere insieme la poesia della vita fino all’ultimo respiro”.
A recensire “Fino all’ultimo respiro”, Franco Presicci, autore che collabora con le più importanti realtà della stampa nazionale e ha recentemente ricevuto il Premio alla carriera Lombardia 2016.
“Cinzia Castellana ha dentro di sé un’inesauribile energia, una beata vitalità. Coinvolge, affascina quando parla della bellezza che ci circonda. L’esalta, la celebra, la venera; e vuole farlo sino all’ultimo respiro. Tra l’altro recita, canta, danza: domina la scena.Cinzia è voce lirica intensa, profonda, cristallina. Anche in questa sua silloge si fa apprezzare per la dolcezza del linguaggio, il ritmo dei versi, la correttezza stilistica, il gusto della parola, la capacità di creare immagini efficaci: le sfumature del cielo, l’incendiarsi del tramonto, il fremito delle stelle; la pioggia che saltella sul selciato, la neve che dà una mano di bianco al paesaggio rendendolo fiabesco. È poetessa di ampio respiro. Scruta l’animo umano anche attraverso il bagliore di uno sguardo e riprende la rotta dei desideri senza la paura di uno steccato, di una barriera, di un sasso. Rivisitandola, Cinzia entra nelle ’nchiostre che con i vicoli e gli slarghi sono quinte di teatro. Si sofferma davanti alle facciate dei palazzi importanti; presta orecchio alle vecchiette sugli usci delle loro case bianche come il latte. Non gradisce le arzigogolerie, le architetture strambe, abbaglianti. La parola ha un peso, una responsabilità: può edificare o demolire. I suoi slanci sono spontanei, liberi, ricchi di meditazioni rapite”.
Ma chi è quest’autrice doc martinese?
Secondo l’autorevole parere di Teresa Gentile, Coordinatrice del Salotto Culturale Palazzo Recupero,
“ Cinzia Castellana in sé condensa le virtù migliori delle donne di terra pugliese. È un essere eclettico, recita, danza, canta, utilizza la parlata del nostro popolo con rara maestria, vince molti premi letterari, domina la scena, crea gradevoli ritmi di versi, trae linfa vitale d’ispirazione dai ricordi d’infanzia, gli affetti più cari, le vecchiette dei nostri vicoli, i rintocchi della torre dell’orologio, i valori perduti. Ogni sua lirica è un puro condensato di emozioni che tocca soavemente le corde del nostro cuore, facendole vibrare all’unisono con il suo quando ci ricorda le foglie di gelso carezzate dal vento, la nostra maliosa valle legata a cari ricordi d’infanzia, candidi trulli, verdi pergolati, ulivi, viti, odori di timo e mortella, ritmi di ‘tammorra’. I suoi canti e le sue poesie riflettono una realtà molto umana, mai rinunciataria, o rassegnata al silenzio ma modulata al ritmo del cuore, dell’amore, dell’amicizia e della nostalgia intrisa di storia locale e tradizioni. Anche questa sua silloge si rivela simile ad un assieme di preziosi tasselli di quella categoria dello spirito nota come ‘martinesità’. Essi sono efficaci bozzetti di respiro universale ed hanno riverberi d’arcobaleno e di infinito che si scompongono e ricompongono tra luci, ombre, gioie, sofferenze, malinconie, speranze e resurrezioni… fino all’ultimo respiro”.
Abbiamo incontrato l’eclettica e vitale poetessa e ci ha spiegato la genesi dei suoi “efficaci bozzetti di respiro universale”.
“Mi sono sempre chiesta – rivela Cinzia Castellana – da dove nasca questa mia urgenza di scrivere, di ascoltarmi, di raccontarmi, di creare giacigli dove posare le emozioni; da dove nasca la magia di plasmare la fragilità dei pensieri in sculture senza tempo; da quale fonte fluisca il mio rio, quali sentieri percorra, in quale pozza ristagni, prima di giungere a valle. Fruitrice creativa della parola, racchiudo la poesia in origami che assumono la forma del mio essere. In questo tempo di parolieri, do voce anch’io a quella parte di me che si ostina a ricercare il bello attraverso le percezioni, do voce alla realtà, alle mie aspettative, alle ingiustizie del tempo. I miei pensieri germogliano ovunque si posi lo sguardo. Mi scuotono, mi illuminano, esplodono, implodono, tacciono nel letargo invernale per ricoprirsi di gemme nella primavera dell’anima. Può sembrare strano, ma diventano punto di forza, anche quando esternano la nudità del dolore e della paura. Tramite il verso la mia speranza trova sempre un varco luminoso per risorgere”.
“Fino all’ultimo respiro” potrete acquistarlo a Martina Franca (TA) presso:
Libreria Colucci Via Giovanni Paisiello, 27 tel. 080 480 7071
FutureOffice Via Pietro Mascagni, 35 tel. 080 480 1400
o richiederlo al seguente indirizzo mail
cinziacastellana1@hotmail.it
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