Un incontro straordinario

Paola Turci, cantautrice reduce dal recente Festival di Sanremo 2017 dove ha riscosso grande successo di pubblico e critica con il brano “Fatti bella per te”, incontra Paolo Fresu, trombettista jazz di fama internazionale, per un concerto straordinario in esclusiva regionale per la Puglia venerdì 10 marzo alle ore 21 al teatro Kennedy (Fasano – Br). L’evento si inserisce nell’ambito della 34^ stagione concertistica 2016-2017 di Fasanomusica, l’associazione culturale presieduta da Mariolina Patronelli Castellaneta. Il sodalizio tra i due artisti non è nuovo: già nel 2009, infatti, Paolo Fresu ha suonato nella riproposizione del brano “Dio come ti amo” di Domenico Modugno che Paola Turci interpretò nell’ambito di una manifestazione dedicata proprio al grande Mimmo. E’ stata proprio in quella circostanza che Paola Turci decise di voler scrivere canzoni d’amore, fulminata dal potere evocativo del brano di Modugno, e da là nasce “Attraversami il cuore”. Turci e Fresu sono anche stati protagonisti di un concerto ad Haiti per i bambini della scuola fondata dalla Fondazione Francesca Rava con cui la cantautrice romana collabora. Nel concerto di venerdì 10 marzo a Fasano i due artisti proporranno una scaletta variegata di brani rivisitati in chiave jazz, in cui pezzi del repertorio della stessa Turci, di Fabrizio De Andrè, di Leonard Cohen e dello stesso Fresu faranno da padroni alla proposta musicale sul palco del Kennedy. Non è escluso, ma i due artisti si trincerano in un rigoroso riserbo, l’esecuzione proprio del pezzo sanremese di Paola Turci. I fans sono allertati.

PAOLA-TURCIPaola Turci debutta a metà degli anni ‘80 per l’etichetta IT di Vincenzo Micocci, discografico talent scout di cantautori come, tra i tanti, Francesco De Gregori, Antonello Venditti e Rino Gaetano. Fu lui ad intravedere nella presenza e nella splendida voce da contralto di quella ragazza di Roma una cantautrice del futuro: Paola Turci aveva dalla sua grinta, talento e determinazione, qualità che non l’hanno del resto mai abbandonata.

Da quel giorno sono passati all’incirca 30 anni, nei quali la carriera di Paola Turci si è sviluppata seguendo diverse fasi artistiche, corrispondenti ognuna ad una continua ricerca personale. La sua discografia racconta tutto questo, dai primi felici esperimenti cantautorali (“Ragazza sola, ragazza blu”, “Paola Turci”, “Ritorno al presente” e “Candido”), agli album maggiormente ambiziosi (“Ragazze” e “Una sgommata e via”) usciti prima del grande successo commerciale arrivato con “Oltre le nuvole” e “Mi basta il paradiso” alla fine degli anni ‘90. Gli anni Duemila hanno invece coinciso con un ritorno alle proprie istanze artistiche più intime, raccontate grazie ad album come “Questa parte di mondo” e “Tra i fuochi in mezzo al cielo”, intervallati tra loro a breve distanza dal live “Stato di calma apparente” e seguiti, tra il 2009 e il 2012, da una vera e propria trilogia dedicata all’amore, al femminile e al suo sguardo sul mondo con “Attraversami il cuore”, “Giorni di rose” e “Le storie degli altri”.

Nove partecipazioni al Festival di Sanremo in gara, due come ospite in duetto (nel 2008 e 2014), con una vittoria nella categoria “Emergenti” (nel 1989 con il brano “Bambini”) e tre Premi per la Critica (nel 1987 con “Primo tango”, nel 1988 con “Sarò bellissima” e nel 1989 con “Bambini”), una vittoria al Cantagiro, innumerevoli altri riconoscimenti e dischi d’oro e di platino oltre a centinaia e centinaia di concerti tenuti in tutta Italia; l’impegno costante per Emergency, per la Fondazione Francesca Rava e i suoi progetti in favore dell’infanzia nel mondo e perfino due libri, un romanzo (“Con te accanto”, scritto insieme alla giornalista Eugenia Romanelli ed edito da Rizzoli) e un’autobiografia (“Mi amerò lo stesso” uscita per Mondadori), mettono in mostra soltanto in parte la statura d’artista e la personalità di Paola Turci. La voce inconfondibile, la sua personalissima vena di autrice, la spontaneità e il magnetismo sul palco sono gli elementi che l’hanno resa una delle cantanti più importanti e popolari in Italia, in grado di costruire e conservare con il suo pubblico un rapporto personale e privilegiato per quanto sa essere fedele e diretto.

Dopo il successo dell’album antologico “Io sono” (Warner Music, 2015) – top 10 degli album più venduti  –  composto da 12 canzoni del passato risuonate in chiave acustico-elettronica e tre inediti e un tour che l’ha portata in giro per tutta l’Italia, nel settembre 2016 Paola mette in scena un monologo che si ispira alla sua autobiografia “Mi amerò lo stesso”, debuttando, con grande successo di pubblico e di critica, al Teatro Menotti di Milano.
Dopo 16 anni Paola Turci torna a Sanremo con il brano “Fatti bella per te”, scritto insieme a Giulia Ananìa, Luca Chiaravalli, Davide Simonetta e prodotto da Luca Chiaravalli. Il singolo anticipa il suo nuovo album di inediti in uscita a fine marzo. (Dal sito ufficiale www.paolaturci.it)

paolo-fresuPaolo Fresu inizia lo studio dello strumento all’età di 11 anni nella Banda Musicale del proprio paese natale e dopo varie esperienze di musica leggera scopre il jazz nel 1980 ed inizia l’attività professionale nel 1982 registrando per la RAI sotto la guida del M° Bruno Tommaso e frequentando i Seminari di Siena jazz. Nel 1984 si diploma in tromba presso il Conservatorio di Cagliari e nello stesso anno vince i premi <RadioUno jazz>, <Musica jazz> e <RadioCorriere TV> come miglior talento del jazz italiano. Nel 1990 vince il premio <Top jazz> indetto dalla rivista ‘Musica jazz’ come miglior musicista italiano, miglior gruppo (Paolo Fresu Quintet) e miglior disco (premio <Arrigo Polillo> per il disco ‘Live in Montpellier’), nel 1996  il premio come miglior musicista europeo attraverso una sua opera della ‘Académie du jazz’ di Parigi ed il prestigioso ‘Django d’Or’ come miglior musicista di jazz europeo e nell’anno 2000 la nomination come miglior musicista internazionale. Solo i primi, in una lunga serie di riconoscimenti che proseguono nel presente musicale tra i quali spiccano le cittadinanze onorarie di Nuoro, Junas (Francia) e Sogliano Cavour e la Laurea Honoris Causa dell’Università La Bicocca di Milano.
Docente e responsabile di diverse importanti realtà didattiche nazionali e internazionali, ha suonato in ogni continente e con i nomi più importanti della musica afroamericana degli ultimi 30 anni: F. D’Andrea, G. Tommaso, B. Tommaso, T. Ghiglioni, E. Rava, A. Salis, E. Pieranunzi, G. Gaslini, GL. Trovesi, R. del Fra, A. Romano, G. Ferris, J. Taylor, K. Wheeler, P. Danielsson, J. Christensen, G. Mulligan, B. Brookmayer, D. Liebman, K. Berger, D. Holland, R. Beirach, J. Zorn, J. Abercrombie, H. Merril, R. Towner, R. Galliano, M. Portal, T. Gurtu, J. Lee, Gunther Schüller, P. McCandless, J. Hall, L. Soloff, Uri Caine, Ralph Towner, Gil Evans Orchestra, Toots Thielemans, Omar Sosa, Carla Bley, Steve Swallow, Dave Douglas, ecc.
Ha registrato oltre trecentocinquanta dischi di cui oltre ottanta a proprio nome o in leadership ed altri con collaborazioni internazionali (etichette Francesi, Tedesche, Giapponesi, Spagnole, Olandesi, Svizzere, Canadesi, Greche) spesso lavorando con progetti ‘misti’ come Jazz-Musica etnica, World Music, Musica contemporanea, Musica Leggera, Musica antica, ecc.. collaborando tra gli altri con M. Nyman, E. Parker, Farafina, O. Vanoni, Alice, T. Gurtu, G. Schüller, Negramaro, Stadio,  ecc.
Molte sue produzioni discografiche hanno ottenuto prestigiosi premi sia in Italia che all’estero. Nel 2010 ha aperto la sua etichetta discografica Tŭk Music.
Dirige il Festival ‘Time in jazz’ di Berchidda, è direttore artistico e docente dei Seminari jazz di Nuoro ed ha diretto il festival internazionale di Bergamo.
E’ stato più volte ospite in grandi organici quali la ‘G.O.N. – Grande Orchestra Italiana’, l’ONJ – Orchestra nazionale di jazz francese, la NDR – orchestra della Radio tedesca di Amburgo, l’italiana Instabile Orchestra, la PJMO dell’Auditorium/Parco della Musica di Roma, l’Orchestra Sinfonica della Rai, l’Orchestra dell’Arena di Verona, I Virtuosi Italiani ed altri.
Ha coordinato, inoltre, numerosi progetti multimediali collaborando con attori, danzatori, pittori, scultori, poeti, ecc. e scrivendo musiche per film, documentari, video o per il Balletto o il Teatro.
Oggi è attivo con una miriade di progetti che lo vedono impegnato per oltre duecento concerti all’anno, pressoché in ogni parte del globo.
Vive tra Parigi, Bologna e la Sardegna. Dal sito (www.paolofresu.it)

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