di Martina Zaccaria

Si chiamerà Quo vado il nuovo film  di  Checco Zalone che sarà nelle sale dal primo gennaio dell’anno prossimo e per ora è il “piatto forte” del listino 2015/2016 della casa di produzione Medusa, nel cast  ci sarà  Lino  Banfi che con Zalone darà vita a un’inedita e trans-generazionale coppia di comici pugliesi.

Luca Medici laureato in giurisprudenza e musicista per passione. Ci svela come si fa a sfondare in Tv con un personaggio alla Checco Zalone?

Nel mio caso per puro caso! Io sono musicista, suono la tastiera e la chitarra e facevo lo stupido, per sbarcare il lunario, nei piccoli locali in matrimoni, battesimi e cresime. Appena laureato ho fatto un provino al laboratorio barese di Zelig. Francamente all’inizio non pensavo nemmeno di cosa si trattasse! Vedevo tanta gente che tutto poteva fare fuorché il comico provare i propri pezzettini finché, un giorno, mi hanno chiamato al locale di Zelig e lì ho visto Raul Cremona con cui, poi, c’è stato un feeling. Checco è un personaggio che avevo già pronto da un paio d’anni, lo facevo tra amici. Noi ci riunivamo qualche volta a casa a vedere queste trasmissioni di tv locali dove personaggi, con il mito dei cantanti napoletani pur non essendo partenopei, si esprimevano chiaramente in maniera sgrammaticata e con accento napoletano facendo non il verso ma emulando proprio il cantante neomelodico; questa cosa mi faceva tanto ridere. Ritengo di non esasperare tanto il personaggio, ne ho visti alcuni che sono più tamarri di Checco Zalone!
Un giorno, dopo tanta gavetta, magicamente arriva quella che candidamente definisce una botta di c***!
La mia affermazione è una maniera per ripararsi dalle inevitabili critiche e commenti perché fare una canzone tormentone come “Siamo una squadra fortissimi”, proprio nell’anno in cui l’Italia vince i mondiali, è oggettivamente una botta di c***!
Nel panorama della discografia italiana dove si collocano canzoni come “Siamo una squadra fortissimi”, “I juventini”, “La polizia” e “Mimma”?
Si tratta semplicemente di canzoni comiche, molte ne avevo già nel mio repertorio. Adesso la mia aspirazione è quella di fare altro in tv e di non fossilizzarmi in questo personaggio. Tutto sta nel saper rimanere e nel non inflazionare l’immagine. Ora il mio nuovo ruolo sarà quello del cantautore che scrive per altri senza che questi altri, peraltro grandi interpreti, glielo abbiano mai chiesto; quindi ho scritto ed interpreto nel mio tour cose nuove destinate ad esempio a Vasco Rossi e Carmen Consoli.
Un parere di Luca Medici sul personaggio Checco Zalone!
Credo che nello star system ci siano tanti modelli molto più negativi di Checco che “ci sono e non ci fanno”. Io, Luca, sono un comico e interpreto un personaggio quindi “ci faccio e non ci sono”.
Luca sa dirmi come ha fatto Checco Zalone a conquistare anzi a “rubare il cuore dei fansi”?
Ma che ne so! Io vedo che una grandissima fetta del mio pubblico è rappresentata da bambini di quattro o cinque anni che, molto verosimilmente, non comprendono ciò che io dico e a cui piaccio, magari, perché mi muovo e ballo. Per i “fansi” adulti forse perché Checco Zalone è un personaggio che dice quello che altri pensano e vorrebbero dire ma, poiché è politicamente scorretto, non conviene pronunciare. Lui è un ingenuo e può dire tutto e non risultare antipatico, anzi!

 

A proposito dell'autore

Martina Zaccaria
Direttore Editoriale

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