Intervista al nostro Friend of Saturno22, di cui è da poco uscito il romanzo “La coscienza del male” (Ed. Il Seme Bianco)

di Tiziana Sisto

Nuovo appuntamento per il “Maggio dei libri” svoltosi domenica scorsa presso la società artigiana di Martina Franca, in compagnia degli amici dell’associazione “Riflessi d’Arte” e di un ospite davvero speciale.

Un friend di Saturno 22 nonché il giornalista e scrittore martinese Matteo Gentile.

Dopo il successo della presentazione del suo nuovo libro “La coscienza del male”, il nostro amico prova a raccontare e a raccontarsi.

Matteo, di cosa parla il tuo nuovo romanzo?

“È la storia di Claudio e Paola, ma non soltanto di loro di due, perché con la loro storia si intrecciano altre storie di gente comune e di cronaca attuale. Comunque Claudio è un ingegnere in crisi col lavoro e la famiglia; Paola è una donna soldato con un trascorso difficile. Senza volerlo, i due amici vengono coinvolti in alcuni eventi, apparentemente staccati tra loro, che non possono gestire, se non agendo con coscienza. Intrighi internazionali e terrorismo fanno da sfondo a storie d’amore e di amicizia. Non mancano colpi di scena come quello di un rapimento misterioso. Ci sono inoltre culture differenti a confronto e anime in fuga che cercano la verità oltre l‘orizzonte. La storia ruota su vicende in cui ci si chiede: ma il destino esiste davvero o è solo un insieme di circostanze legate e decise dall’ uomo?”

“La coscienza del male”: come mai proprio questo titolo?

“Perché io credo che non esista giudice più implacabile della coscienza di ognuno di noi. Può metterci dinanzi a situazioni che, inevitabilmente, ci portano a dover scegliere”.

Da cosa nasce questo racconto? Ti sei ispirato a qualcosa o qualcuno in particolare oppure hai voluto giocare con la fantasia?

“Parlando di terrorismo e differenze culturali tra popoli, mi sono basato sull’attualità. Ma  tutto il racconto è romanzato e i personaggi principali sono del tutto inventati. Anche se alcune sono ispirate a fatti realmente accaduti, le vicende e i dialoghi narrati sono frutto della mia fantasia. Il ruolo dei personaggi, delle società, delle organizzazioni esistenti, dunque, è stato liberamente rielaborato e romanzato. Così come l’eventuale partecipazione alle vicende immaginarie dei personaggi da me inventati”.

Quale messaggio hai voluto trasmettere al pubblico?

“Non ce n’è uno in particolare, ma possono essercene molteplici, magari anche uno per ogni lettore. Più che altro credo che ognuno possa trovarne uno personale con un po’ di riflessione. Penso alle introspezioni psicologiche della gente quando un fatto incide nella loro esistenza, al punto da cambiare la vita dell’individuo”.

Prossime data di presentazione de “La coscienza del male” a San Giorgio Jonico il 10 giugno e a Roma il 15 giugno.

Maggiori dettagli verranno presto forniti e non dimenticate che la vita è fatta di incontri che possono cambiare per sempre il proprio destino.

 

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