Il cortometraggio “Mare Nostrum”, scritto e diretto dalla scrittrice iraniana Maryam Rahimi, che da oltre vent’anni vive Martina Franca, vince il premio “Cittadino” al “Timeline” Film Festival di Milano.

maryam2Si tratta di un prestigioso riconoscimento per una storia che parla di migrazione e di sentimenti che stanno “dentro” a un fenomeno che non può lasciarci indifferenti. Nella motivazione del premio speciale assegnato dal quotidiano “Cittadino” si legge: “Assegniamo ad un film ‘denuncia’ con un contenuto sociale importante, la Targa del Giornale più importante della Provincia di Monza e Brianza ‘il Cittadino’ che da sempre patrocina l’evento”. Il ‘Cittadino è un quotidiano diffuso con edizioni distinte in tutte le Provincie della Lombardia. Si tratta di un premio che in passato è stato attribuito anche a documentari. TLFF è un concorso internazionale di film  realizzati da studenti e giovani registi che ha lo scopo di promuovere e stimolare attraverso la produzione filmica la creatività, l’ intercultura e la diversità. “Attraverso le tematiche proposte, migliaia di studenti e film-maker in tutto il mondo, si raccontano e ci raccontano la loro vita, le loro emozioni  i  loro sogni e ci fanno sperare, sorridere ed emozionare”. Collaborazioni con Festival Internazionali e l’adesione alla rete Youth Cinema Network – YCN garantisce inoltre lo scambio delle migliori produzioni filmiche  realizzate da studenti e film-maker in tutto il mondo. “Mare nostrum”, è una produzione Wave, regia Maryam Rahimi, fotografia Dario Di Mella, montaggio Alessandro Calevro, musiche TreesTakeLife, Cast Youma Diakite. Nel film di Rhaimi la giovane Margo ripercorre il filo dei ricordi dolorosi appartenenti al suo passato, l’arrivo in Italia su un gommone, le violenze e le privazioni subite fin da bambina, gli affetti perduti in una patria ormai lontana, ma anche le occasioni di rinascita e l’incontro con l’amore arrivate nel suo nuovo paese. Un gioco evocativo di quadri visivi che emergono dalle stesse acque e dalla stessa riva del mare che in un tempo ormai lontano l’hanno accolta riportandole la speranza.

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