Una mattinata da mamma, inviata per caso, tra i colori e suoni del cuore

 

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Un artista d’eccezione, il cantautore e contrabbassista Camillo Pace, è stato l’ospite di un doppio incontro svoltosi presso l’”I.C. Giovanni XXIII di Martina Franca,

diretto dalla dott.ssa Maria Blonda, organizzato per festeggiare l’arrivo della tanto attesa Primavera.
Intorno alle 9,30 musica, trenini festosi,  racconti dal Kenya e colori per Angelo Mattia, il mio fiore che cresce e i suoi amichetti, mentre intorno alle 10.00 l’appuntamento si è spostato in Piazza San Francesco da Paola con i più grandicelli.
“Il bello della musica è che non ha confini – esordisce Camillo Pace – si può incontrare un amico e senza provare suonarci insieme”. Si esibisce con la sua band e questo amico ritrovato, e dopo “Io sono vivo” e “Adesso”, il singolo basato su uno scritto di don Tonino Bello, continua con i brani tratti dall’ultimo capolavoro “Credo nei racconti”. Ascoltarlo è un rifiorire di emozioni semplici e belle.
“Voglio dedicarvi queste canzoni perché siano di incoraggiamento. Dedico “Adesso” – continua il cantautore – a voi e a chi è in ospedale, perché non dobbiamo scordarci che c’è tanta gente che vuole solo una carezza o un abbraccio e sentirsi dire che insieme ce la possiamo fare”. Il coro dei piccoli cantori che sussurrano “Osando insieme, sacrificando insieme, progettando insieme perchè da soli non si cammina più”, intenerisce e rassicura perché “non basta buttar fuori dall’armadio del passato i ricordi”, ma “non bisogna avere paura di sognare adesso” .
Un pensiero dal cuore, va poi a Vincenzo Deluci, per cui ha scritto la  struggente “Si addormenta e vola”.
“Andate a scoprire la sua storia e l’associazione “Accordi Abili” che realizza strumenti per bambini disabili. L’amico Vincenzo Deluci, disabile in seguito ad un incidente stradale – racconta tra l’emozione Camillo- ha una tromba che muove col joystick collegato alla carrozzina. Voi siete piccoli ma dovete dire ai vostri genitori, cugini, amici di andare piano perché, gli incidenti possono rovinare l’esistenza. Vincenzo mi ha raccontato che aveva un sogno ricorrente: si svegliava, spostava il letto, apriva la finestra e volava via! Lui materialmente non può farlo, ma la sua mente è più forte del corpo e lui comunque riesce a volare. Gli ho dedicato questo brano che vi canto perché impariate che la vita è un sogno che non si può comprare”

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